
Tunisi, 27 feb. (TMNews) - L'onda lunga della rivolta nordafricana non ha esaurito i suoi effetti in Tunisia: Il primo ministro Mohamed Ghannouchi, del quale i manifestanti chiedevano "la testa" dopo i morti in manifestazione di ieri, ha annunciato le sue dimissioni durante una conferenza stampa a Tunisi.
"Ho deciso di dimettermi dal mio incarico di primo ministro", ha dichiarato Ghannouchi, che aveva preso le redini di un governo di transizione dopo la caduta il 14 gennaio del presidente Zine El Abidine Ben Ali, cacciato dalla pressione della piazza. "Non sono il tipo di persona che prenderà decisioni che potrebbero causare vittime", ha ancora detto spiegando la sua decisione.
Il presidente tunisino ad interim, Foued Mebazaa, ha annunciato la nomina dell'ex ministro Beji Caid Essebsi alla carica di primo ministro.
Cinque persone sono state uccise nei violenti scontri che hanno contrapposto ieri a Tunisi le forze di sicurezza ai manifestanti, secondo un nuovo bilancio pubblicato dal ministero degli Interni tunisino. Primo ministro di Ben Ali dal 1999 fino alla caduta di quest'ultimo, Ghannouchi aveva formato il 17 gennaio un primo governo in cui il gruppo uscente conservava i posti-chiave. I cinque ministri si erano dimessi nei giorni successivi. Dieci giorni dopo, aveva annunciato un nuovo gruppo di transizione senza i principali "baroni dell'ancien regime".
Il 25 febbraio, una manifestazione di massa, stimata in circa 100mila persone, aveva invaso il centro di Tunisi per chiedere le dimissioni del suo governo. E l'annuncio dello svolgimento di elezioni a luglio non aveva calmato i manifestanti.
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