giovedì 31 marzo 2011

Orafi sotto assedio Da stanotte il piano

 

Scatta stanotte il nuovo piano di sicurezza che è stato prima discusso in sede alla consulta degli orafi e poi sottoposto alla lunga riunione del tavolo operativo in questura fra forze dell'ordine e associazioni di categoria
Arezzo, 30 marzo 2011 - Scatta stanotte il nuovo piano di sicurezza che è stato prima discusso in sede alla consulta degli orafi e poi sottoposto alla lunga riunione del tavolo operativo in questura fra forze dell'ordine e associazioni di categoria. Si tratta sostanzialmente di un potenziamento del sistema di sorveglianza del distretto orafo aretino che si inquadra nel progetto di mappatura del territorio già varato dal tavolo in questura nella riunione di lunedì pomeriggio, quela immediatamente successiva all'ultima ondata di furti: sabato notte il colpo riuscito alla ditta Viti e Aramini di Ceciliano (argento per centomila euro portato via dentro una cassaforte) e quello parzialmente fallito alla Del Pia di Borghetto di Alberoro: almeno 10 banditi all'assalto della ditta e ripresi dalle telecamere di un'azienda vicina che mostrano uomini in tuta bianca mentre scavalcano la recinzione prima di entrare dentro la fabbrica.
Dove non sono riusciti a entrare dentrio il caveau ma si sono impadroniti di tre chili di gioielli rimasti sui tavoli di lavorazione, valore circa 80 mila euro.
Il piano di sicurezza che entra in vigore fra poche ore prevede l'individuazione di quattro aree pilota: San Zeno, Viciomaggio, Ponticino e Subbiano-Capolona, individuate in base al fatturato delle aziende che ci lavorano. In queste quattro aree i controlli saranno particolarmente stringenti, con la presenza di una pattuglia fissa di vigilantes per ciascuna area pilota. Tutti i movimenti sospetti saranno monitorati, in caso di allarme polizia e carabinieri dovrebbero arrivare con la massima rapidità. Si spera così di porre un argine all'ondata di furti che nelle ultime settimane ha conosciuto una drammatica impennata.
Proseguono intanto le indagini sui furti dei giorni scorsi e in particolare su quello clamoroso alla Salp di Poggio Bagnoli in cui i banditi, dopo aver bloccato un intero paese, si portarano via oro per tre milioni di euro. Gli inquirenti sono convinti di avere una buona pista per arrivare ai malviventi.
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